Was It A Dream?

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 22/9/2011, 17:20

isabella marie swan

La settimana successiva all'incidente fu imbarazzante. Tyler mi seguiva come un'ombra con il pretesto di farsi perdonare, e io ogni volta gli dicevo che non c'era nulla da perdonare, perchè non era successo nulla. Non serviva a niente però. La mattina tornavo a scuola, seguvo le lezioni, a mensa stavo con Jessica e gli altri, ma non ero partecipe alle animate discussioni, sbirciavo ogni tanto verso i Cullen. Loro stavano assieme sempre, parlottavano sommessamente e nessuno mi guardava, nemmeno Edward. Nemmeno a biologia mi degnava di uno sguardo, non mi parlava a meno che non fosse strettamente necessario.
Nessuno sembrava avvicinarsi a Edward per chiedergli cos'era successo il giorno dell'incidente, non lo degnavano nemmeno di uno sguardo. Nessuno, mi accorsi allora, guardava Edward come lo guardavo io.
A biologia mi sedetti al mio posto, salutai Edwrd, aspettandomi che mi ignorasse come al solito. Mike si sedette sul mio banco, incurante di Edward. Iniziò a parlare del più e del meno, prima di arrivare al punto. Voleva invitarmi al ballo. Come invito non era corretto, perchè, secondo la tradizione, dovevano essere le donne a invitare gli uomini. Secondo fattore che mi avrebbe impedito di partecipare a un ballo. Il primo era la mia goffagine. Sbirciai Edward. Fissava il cielo fuori dalla finestra, niente mi fece intuire che stesse ascoltando. Riportai lo sguardo su Mike dopo un attimo di silenzio. << Non posso, devo andare a Seattle il finesettimana del ballo. >> Poi, vedendo il suo sguardo sconsolato, aggiunsi: << Prova a chiederlo a Jessica. A lei farebbe piacere. >>

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Lady Bella

Posted on 23/9/2011, 08:57

Edward Anthony Masen Cullen

Erano stati giorni difficili.. ma della mia sofferenza mi importava ben poco.. ogni giorno avevo sforzato me stesso contro ogni limite del logico affinchè interrompessi i piu comuni rapporti con Bella Swan, mi limitavo a ignorarla.. la mia assenza avrebbe significato di piu, invece cosi senza una parola o altro la cosa la faceva comportare come doveva comportarsi con me.. starmi alla larga.. nel particolare a biologia qualche volta ci si parlava se il professore richieda conversazione per dare opinione dell'esperimento altrimenti i nostri erano silenzi profondi.. il dolore era straziante ma ogni notte, entravo silenzioso nella sua stanza e la osservavo dormire.. sentivo chiamare il nome di sua mamma, le mancava molto e questo mi intristiva sempre perchè stava male, ma poi quando puntualmente chiamava il mio era una gioia tale che se avessi potuto mi sarei commosso.. ogni tanto mi regalavo qualche azzardo come accarezzarle il dorso della mano ma per brevissimi istanti.. era capitato anche che le rimettessi la coperta quando si scopriva e il vento soffiava freddo fuori.. la sua pelle era cosi bella, ma avevo imparato ad amare di lei ogni cosa ormai.. in particolar modo le labbra.. avevo una strana voglia convulsa di provare ad avvicinare le mie alle sue ma mi ero ben tenuto alla larga da quello.. non dovevo oltrepassare quel limite.. ritornai ai miei pensieri quando a lezione Mike Newton per l'ennesima volta si era appollaiato sul suo banco, cosa che mi faceva infuriare ma non lo davo a vedere per non turbare i pensieri di lei.. questa volta si era messo a parlare del ballo.. voleva invitarlo.. rimasi in ascolto, ero curioso di sapere cosa gli avrebbe risposto.. provava qualcosa per lui? se si, non avrei interferito.. ma le sue parole mi risvegliarono.. sarebbe andata fuori città.. era vero? o era una scusa per congedarsi dalla situazione di imbarazzo? Mike Newton se ne andò come un cane con la coda tra le gambe insoddisfatto in parte dalla risposta di Bella ma pareva ben accetto di provare ad invitare Jessica la quale aveva già espresso in vari modi i sentimenti per lui ma ovviamente Mike era un ragazzo stupido e cieco.. fino a quel momento i giorni erano stati un inferno, trattenermi da lei sembrava facile ma ora mi sembrava tutto impossibile.. senza di lei.. non riuscii a fermarmi.. mi voltai verso di lei, ignorando il fuoco e il tormento che mi assillavano da giorni, ignorando i miei occhi neri per non essere andato a caccia da diversi giorni e finalmente la guardai.. il sollievo che ne ricavai fu immenso come se potessi respirare dopo anni di privazione dall'ossigeno.. rimasi li a guardarla con troppa intensità.. ma non volevo staccare gli occhi da lei, non ci potevo riuscire.. Bella? il suo nome era come miele nella mia bocca, cosi dolce.. le rivolsi la parola dopo giorni di silenzio..io stesso ero incredulo..

Che leone pazzo e masochista..

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 23/9/2011, 16:06

isabella marie swan

Mike restò a fissarmi un paio di minuti, tanto che il professor Banner dovette richiamarlo due volte per farlo sedere al suo posto. Sapevo che Jess aveva già invitato Mike, ma non volevo far credere di sapere troppo. Era finita la lazione e quando la sua voce mi accarezzò come seta, non mi aspettai di sentirla - avevo perso le speranze da una settimana - neppure di riconoscerla subito come se la conoscessi da una vita anzichè da poche settimane. Voltai il capo lentamente, mentre tutti si stavano allontanando, e sperai che la solita sensazone che mi attanagliava lo stomaco quando lo guardavo non mi assalisse. Prima che riuscissi a fermarmi, dissi: << Cosa c'è, hai deciso di rivolgermi la parola? >> Ero stata acida, forse più di quanto avrei dovuto, ma non potevo impedirmi di esserlo. E non gli avrei dato la soddisfazione di vedermi infuriata. Dal mio volto non trapelava nulla. Non ero brava a mentire, ma non stava ingannando Edward. Ero davvero arrabbiata.

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Lady Bella

Posted on 23/9/2011, 16:25

Edward Anthony Masen Cullen

Quando il suo sguardo si spostò sul mio mi sentii risvegliato da un certo terpore anche se il suo tono acido mi pungeva e mi faceva male.. risposi con una certa titubanza alla sua domanda quasi incerto.. No, non direi... rimasi in silenzio per qualche istante quando poi vidi che si stava per voltare le dissi secco Bella, noi due non dovremmo essere amici.. i polsi mi tremavano sotto il banco, quella situazione mi faceva star male ma non importava.. per lei avrei fatto questo ed altro!

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 25/9/2011, 10:00

isabella marie swan

Il fatto che mi rivolgesse la parola avrebbe forse dovuto essere una benedizione, un premio per me. Ma non lo fu, perchè quello che mi disse fece ribollire il mio sangue. Ingoiai il nodo alla gola, creatosi per la rabbia, puntando i miei occhi nei suoi. << Peccato non te ne sia accorto prima. Non avresti nulla da rimproverarti >> sibilai alzandomi, iniziando a infilare i libri nello zaino con calma innaturale. Sapevo ch enon avrebbe voluto salvarmi. Perchè allora lo avesse fatto, non lo sapevo. Ero certa solo di quello: si pentiva di avermi salvata.

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Lady Bella

Posted on 26/9/2011, 08:22

Edward Anthony Masen Cullen

Le sue parole mi trafissero come nulla da anni.. il dolore sembrava essere quello che credevo potessero fare mille lame di ghiacchio nel cuore trafitto.. riuscii quasi a pronunciare di rimando la parola.. Recriminarmi? Di cosa dovrei pentirmi scusa? dissi con la gola secca sia dallo shock che dal fuoco che vi ardeva per il suo delizioso profumo.. lei era in piedi che si rifaceva la borsa e io ero ancora impiantato sulla sedia.. non potevo muovermi.. dovevo sapere..

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 26/9/2011, 13:35

isabella marie swan

Mi alzai e mi misi lo zaino in spalla, asutera, il volto privo di emozioni. << Di avermi salvata dal furgoncino di Tyler. >> Girai sui tacchi e me ne andai, attenta a non dargli il tempo di rifilarmi qualche domanda inerente al tema trattato. Non volevo aggiungere altro, temevo di perdere il controllo. Avevo mantenuto la promessa di non dire nulla a nessuno, mantenere segreto ciò che Edward aveva fatto, ma se provava risentimento avrebbe potuto lasciarmi lì, ad affrontare quel tir da sola.

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Lady Bella

Posted on 26/9/2011, 13:59

Edward Anthony Masen Cullen

Se prima le sue parole mi avevano provocato shock e dolore ora non ero capace di trovare un termine a quello che provavo ora.. avevo passato gli ultimi giorni a cercare di tenerla al sicuro dalla belva che c'era in me, dall'assassino che ogni volta tenevo a bada perchè non volevo ferirla, non volevo porre fine alla sua vita, avevo messo la mia famiglia, me stesso, tutto in secondo piano quella mattina quando la salvai da quel furgone, Tutto purchè lei rimanesse in vita e ora lei pensa questo di me? Non mi meritavo questo.. non era giusto.. la rabbia montò in pochi istanti, credevo di sentirne il calore addosso ma rimase solo il ghiaccio e un pugno chiuso.. lei si stava avviando, le passai accanto troppo svelto e mi parai davanti a lei come un muro sotto l'arco della porta, gli occhi neri assetati dopo giorni di astinenza contro i suoi duri e tristi per la sua accusa ingiusta.. avrei voluto dire tanto ma mi limitai a dire Tu non sai niente.. presi e mi voltai andando via..dovevo ammettere che la sua rabbia mi divertiva poichè le cambiava i movimenti in modo bizzarro, ma ero troppo infuriato per quell'episodio.. Eric mi veniva incontro, era raggiante nel vedere Bella da sola, le avrebbe chiesto subito di andare con lui al ballo.. Tyler Crowley era dietro di lui e sperava nella stessa cosa.. rallentai il passo fermandomi li a un paio di metri.. volevo godermi la scena.. era come se volessi vedere la sentenza per i miei "rivali".. risi a quel termine..

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 26/9/2011, 15:36

isabella marie swan

Arrestai automaticamente le mie gambe quando Edward si parò davanti a me. Il suo alito mi stuzzicò il naso, ma lasciai che credesse di avermi impressionata. Non avevo paura di lui, anche se qualcosa mi diceva che avrei dovuto ammettere il contrario.La lezione di ginnastica fu faticosa, perchè durante la partita di basket cadevo di continuo. Uscii come una furia per quanto potevo, e raggiungendo il pick up scorsi Erick. Mi chiese di accompagnarlo al ballo, ma dovetti dire che ero a Seattle. Ancora una volta. Mi disse per la prossima volta e prima che potessi realizzare avevo detto "certo". Fantastico, sperai solo che non mi ascoltasse alla lettera. Salii in macchina, mentre vedevo Edward camminare davanti a alla mia macchna, lo sguardo non i spostava da davanti a sè. Misi in moto e feci retromarcia.

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Lady Bella

Posted on 26/9/2011, 15:54

Edward Anthony Masen Cullen

Sulal strada di casa continuai a ridere come un pazzo.. l'espressione di Bella mi faceva letteramlmente impazzire e non potevo non ridere.. Alice si unii a me alle risate anche se mi rovinò un pochino l'umore quando mi cominciò a fare pressioni sul presentargliela o meglio.. voleva farsi avanti da sola.. Io e lei diventeremo grandi amiche Edward, che tu lo voglia o no! pensava piu volte.. quella sera tornai come mia abitudine a guardarla dormire.. quella notte pronuncò più volte il mio nome ma questo volta la vidi allungare la mano e a chiedermi di non andare via.. quelle parole mi scossero cosi forte che ebbi paura di sentire battere il mio cuore dall'emozione.. presi una decisione e Alice ne sarebbe stata felice.. avrei interrotto quella tregua? sarei riuscito a starle accanto senza farle del male? questa volta ci avrei provato.. arrivai presto quella mattina, non volevo perdermi il suo arrivo.. appena scesa dal pick up, le sue chiavi caddero in terra.. con un sorriso mi volatilizzai al suo fianco comparendo da dietro e presi al volo le chiavi e gliele porsi tranquillo Buongiorno dissi sereno con un sorriso in volto.. ero troppo di buon umore.. le speranze mi colmavano dentro!

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Edited by Lady Bella - 26/9/2011, 17:56

Mrs. Bella Cullen

Posted on 26/9/2011, 16:46

isabella marie swan

Deglutendo mi resi conto che chi picchiettava al mio finestrinoe ra Tyler. Il mio cervello era indirizzato a Edward, all'odio che stavo provando per lui per avermi bloccata. Immaginavo cosa stava per chidermi Tyler. Mi intimava gentilmente di tirare già il finestrino. A metà, lasciai la manovella, rinunciando ad abbassare ulteriormente il vetro. COme volevasi dimostrare, Tyler mi chise di invitarlo al ballo. Il tono che mi uscì era acido, mentre dicevo che ero fuori città. Lui lo sapeva, e pensava che avessi declinato l'invito di Mike con questa frase gentile. Disse che avrebbe rimandato al ballo di fine anno, prima che potesi aggiungere altro si era già dileguato. Avrei voluto lasciare il freno quel che bastava per graffiare quella vernice argento metallizzata in modo da far capire a Edward che quello che mi aveva fatto - ero certa lo avesse fatto apposta - non era minimanete divertente. Ma era già partito con la sua famiglia, e io non potevo far altro che andarmene a casa.
Iniziai a preparare un piatto complesso, mettendo in vivavoce il cellulare quando JEssica mi chiamò. Stava urlando dalla gioia che Mike aveva accettato il suo invit, e io le proposi da far combinare Angela ed Eric e Lauren - la ragazza che non spiccicava nemmeno una parola con me - con Tyler. La considerò un'ottima idea, e ora davvero sembrava dispiaciuta che io non ci fossi quel sabato. Quando riattaccò con la scusa di chiamare Angela, io mi preoccupai di tagliare il pomodoro anzichè le mie dita.
RIpensai alle parole di Edward. Realizzai il motivo che l'aveva spinto a dirmi di non diventare sua amica. Aveva intuita che ero troppo presa da lui, dal suo mistero che copriva con tanta attenzione. E lo aveva detto certamente anche perchè non gli interessavo. E che c'era di nuovo? Io non ero interessante. Lui sì, invece. Bellissimo, misterioso, intelligente... e capace di sollevare un furgoncino con una mano sola.
Ma non importava, lo avrei lasciato perdere. Charlie si fece convincere a lasciarmi andare a Seattle e mi chiese del ballo. Non mi arrabbiai più di tnato, solo una palpabile iritazione nella voce. D'altronde non avevo certo preso da mia madre i problemi di equilibrio.

***

Il mattino dopo arrivai a scuola e parcheggiai il più lontano possibile dalla Volvo, o mi sarei dovuta mettere a lavorare duro per poter rimborsare una macchina nuova ai Cullen.
Scedendo dalla macchina e affondando gli stivali nel fango, mi lasciai cadere le chiavi al centro di una pozzanghera.Imprecai sottovoce. La giornata cominciava bene.

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Lady Bella

Posted on 26/9/2011, 20:03

Edward Anthony Masen Cullen

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 27/9/2011, 20:51

isabella marie swan

Quando mi chinai a raccogliere le chiavi una mano nivea mi tolse le chiavi dal sotto al naso. Rialzandomi, percorsi con gli occhi socchiusi il corpo di Edward. Le chiavi dondolavano dall'indice pallido e mi morsi l'interno della guancia per non aggredirlo ancora una volta con le mie domande. << Ma come fai? >> gli chiesi a denti stretti. Se ne stava lì, davanti a me fermo come se non avvesse nient'altro di meglio da fare che cercare di prendermi in giro. Oh, sì, mi stava prendendo in giro, aveva quel sorriso sghembo sul viso. E mi domandai perchè il mio cuore fosse partito in quarta al suono della sua voce.

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Lady Bella

Posted on 28/9/2011, 08:28

Edward Anthony Masen Cullen

Trattenni a stento una risata, il suo volto era quasi contratto dalla rabbia come il giorno precedente.. quindi si era ancora arrabbiata con me.. Bella non è colpa mia se sei incredibilmente distratta.. dissi sereno porgendole le chiavi facendo attenzione a non urtare la sua mano con la mia.. lasciai cadere lentamente le chiavi sul suo palmo.. sorrisi ancora.. vederla ed essere consapevole della mia decisione mi rendeva piu forte, quasi come se potessi fare tutto.. a differenza del fatto che io potevo gia fare tutto ma lei era stata capace di distruggermi.. ora sentivo che poteva fortificarmi!

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Mrs. Bella Cullen

Posted on 28/9/2011, 21:07

isabella marie swan

Assottigliai le palpebre tendendo la mano col palmo rivolto verso l'alto in attesa delle chiavi del mio pick-up. Lasciai passare quel suo commento - veritiero, purtroppo - sulla mia persona e mi strinsi nelle spalle. << Come mai l'ingorgo ieri? >> domandai senza fissarlo negli occhi. << Avevo pensato che volessi ignorarmi, non irritarmi a morte. >>
Man mano che le parole uscivano dalla bocca mi resi conto che il mio tono era minacciosamente gentile, quasi nessuna traccia di ira nella voce. Non sapevo come spiegarmi il suo comportamento strano. Anche perchè, come voelvasi dimostrare, non aveva tenuto fede alla sua decisione del giorno prima. Ora non mi stava forse parlando quando aveva deciso che non potevamo essere amici? Iniziavo a non capire più nulla di tutta quella faccenda.

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